Le carte combuste della Prima Serie della Sezione Municipalità
Alcune pagine dei volumi “combusti” appartenenti alla Prima Serie della Sezione Municipalità
Durante la Seconda guerra mondiale l’intero corpus documentale costituente l’Archivio Storico del comune di Napoli fu trasferito, per essere posto in sicurezza, dalla sede di Palazzo San Giacomo al Maschio Angioino e precisamente nei locali sotterranei della Torre Beverello.
Le “carte” si salvarono dalla devastazione del conflitto ma non da uno scellerato saccheggio, che privò il corpus documentario dei documenti di maggior pregio.
Nel 1946 fu disposto il rientro della documentazione nella sua sede istituzionale. Il giorno prima, per celare i furti fu appiccato da mano ignota un incendio doloso che distrusse gran parte delle Carte. I danni maggiori riguardarono soprattutto la Sezione Antica che originariamente, come descritto dal Bartolomeo Capasso nel suo Catalogo Ragionato dei Libri Registri e Scritture dell’archivio Municipale di Napoli, comprendeva circa 3.000 unità archivistiche e di cui solo il 10% di queste scamparono all’incendio e almeno la metà, essendo parzialmente combuste, non poterono essere consultate.
Nel 2018 l’Archivio Storico Comunale ha aderito al progetto di “Digitalizzazione fruizione e conservazione del patrimonio culturale di archivi e Biblioteche della regione Campania”, che ha consentito di poter acquisire una parte del patrimonio documentario superstite, per un totale di circa 500.000 immagini.
Queste sono state interamente riversate nel Portale della Città Metropolitana consentendo, dopo più di ottanta anni lo studio delle antiche magistrature che governarono la Città di Napoli.